Contenuti ottimi senza un piano editoriale non sono sufficienti per una strategia vincente di content marketing.
Si sono già esaminati i benefici che il Content Marketing può apportare all’impresa ma secondo molti, le chiavi di una strategia di Content Marketing di successo sono da individuare esclusivamente nella tipologia di contenuti che si andranno a mostrare. Si parla quindi di post interessanti, di ricerca di immagini e video che possano coinvolgere, e di tutti quei tools che sono in grado di attirare colui che si imbatte in questi contenuti. Concentrandosi esclusivamente su questo, ci si dimentica però di scandire i contenuti secondo i tempi e gli orari giusti, attraverso l’uso di calendari e di attente pianificazioni. Un ingrediente indispensabile per attuare una strategia vincente di Content Marketing è proprio l’uso di un piano editoriale di successo.
Un piano editoriale è costituito da una serie di azioni che prevedono prima la definizione del target di riferimento e in seguito gli obiettivi da raggiungere in linea con la strategia di Content Marketing che si vuole attuare. Un’attenta pianificazione permette di misurare i risultati raggiunti sia in termini qualitativi sia quantitativi, fungendo come una sorta di guida per sapere cosa e come pubblicare i contenuti online. È quindi importante stabilire subito i goal a cui si vuole puntare, facendo in modo che risultino consequenziali gli uni con gli altri.
Per la costruzione di un piano editoriale la prima cosa da cui si dovrebbe cominciare è la redazione di un calendario mensile, così da pianificare la pubblicazione dei contenuti giorno per giorno, il quale dovrebbe contenere tre diverse voci: la fonte, l’ID commento eventualmente ricevuto dagli utenti, e mattina/pomeriggio in riferimento al momento in cui è avvenuta la pubblicazione.
Successivamente si dovrebbe redigere un piano sinottico, il quale svolge invece una funzione di pianificazione volta a stabilire la presenza sui social, con l’obiettivo di ottenere una sintesi di ciò che viene postato e dei canali utilizzati, per avere la possibilità di avere tutto sotto controllo anche da offline. Una volta inseriti i social di riferimento (Facebook, Twitter, Google+, LinkedIn), si dovrebbe procedere con la suddivisione della tipologia di contenuti da analizzare per ognuno di essi. Si possono avere news interne, ovvero pubblicazioni riguardanti la propria attività e il proprio business, news esterne, ossia pubblicazioni di articoli o post interessanti che possono incentivare l’engagement con gli altri utenti, ma comunque non inerenti alla propria attività, e per ultimo si ha la rassegna stampa, la quale è una raccolta di articoli e pubblicazioni collegati con il proprio business. All’interno della voce “Progressivo” si dovranno invece inserire, per ogni social network e accanto ad ogni tipologia analizzata, delle celle contenenti in verde il numero dei contenuti postati e in rosso il numero di contenuti consigliati. Il tutto rientrerà poi nel conteggio del mese. Ogni social network possiede infatti un numero di pubblicazioni minime che possono andare dalle due volte a settimana per LinkedIn, alle tre per Facebook e fino alle cinque per Twitter.
La pianificazione del piano editoriale andrebbe sviluppata guardando al lungo periodo, apportando se necessario modifiche in base all’efficacia dei contenuti durante l’arco temporale. Esistono infatti strumenti come Google Analytics che permettono un monitoraggio costante delle attività online, in modo che si possa avere sempre un’idea delle risposte degli utenti ai contenuti proposti.
Federico Bellu